splinder chiude… proviamo a recuperare il contenuto….

giù le mani da lì bax

E’ sempre la stessa storia… dove ci sono sporchi interessi se nè fregano delle leggi e della popolazione che pur essendo contraria, a forza di bustine e bustarelle si concedono permessi dove non è permesso, non sò se questo è uno di quei casi ma purtroppo il tutto lo fà pensare… e a volte il pensar male lo si azzecca!!!!

CEGLIE /
Dopo il via libera della Regione all’apertura di una cava in territorio di Francavilla Fontana
È bufera su contrada «Bax»

Su piede di guerra diversi cegliesi titolari di terreni nella zona

CEGLIE MESSAPICA – Braccio di ferro tra alcuni proprietari di terreni nelle contrade «Bax», «Monacelle», «Sciotta» e «Bottari», e la Regione Puglia. Motivo del contrasto è l’apertura, su richiesta della ditta «Cosimo Gallone» di Ceglie, di una cava di calcare in località «Monacelle », vicino al bosco «Bottari» ed a «Vallone Bax», indicati da uno studio del Wwf-Brindisi e del Dipartimento di Biologia della facoltà di Scienze di Lecce, come «uno dei più antichi insediamenti europei ».
Una battaglia in atto a colpi di diffide e querele. Tutto ha inizio lo scorso giugno, quando i proprietari (alcuni dei quali di Ceglie) apprendono che il dirigente del settore Ecologia della Regione, con determinazione n. 543 del 12 dicembre 2005, ha espresso parere favorevole di valutazione di impatto ambientale (Via) all’apetrura della cava. Prima di pronunciarsi favorevolmente la Regione, ritenendo carente lo studio di impatto ambientale, aveva chiesto alla ditta u n’integrazione relativa agli impatti dovuti alla diffusione di rumore e polveri sull’ambiente circostante, in particolare sulle abitazioni presenti nel raggio di 300 metri. L’istanza da parte della ditta, quindi, era stata successivamente riformulata sostenendo che «quelle presenti nel raggio di 300 metri non sono abitazioni, le emissioni sonore e la polverosità non supereranno i limiti consentiti e le piante di ulivo presenti nell’area di scavo verranno recuperate e collocate lungo le fasce di rispetto». A quel punto anche la provincia di Brindisi, inizialmente contraria, si esprime favorevolmente. I proprietari dei fondi non ci stanno e si rivolgono ad un legale. Parte una diffida nei confronti della Regione. «Le assicurazioni della ditta – sostengono alcuni – sono fatte senza alcun accertamento e comunque in contrasto con la legislazione regionale che non consente di divellere le piante d’ulivo senza il parere dell’Ispettorato dell’Agricoltura di Brindisi. Inoltre – sostengono i legali dei proprietari di quei fondi – l’area della cava confina con terreni inseriti negli ambiti territoriali di tipo B e D del Putt (cioè sottoposti a vincolo ambientale) e non di tipo E come
indicato dalla Regione e, tra l’altro, la determinazione del dirigente regionale è da ritenersi inefficace in quanto erroneamente prevede che la notifica venga fatta al Comune di Ceglie e non a quello di Francavilla, nel cui territorio dovrebbe essere attivata la cava».
Ma non finisce qui. Lo studio legale chiama in causa il Comune di Francavilla che – a suo dire – ha omesso di pronunciarsi sulla vicenda, pur avendo ricevuto in data 26 luglio 2004 richiesta di esprimere il parere previsto per legge sull’apertura della cava.
Dopo la diffida alla Regione, quindi, parte una querela nei confronti del Comune di Francavilla. Secondo il legale, «la Giunta o il dirigente del settore, pur nell’ipotesi in cui avesse ritenuto di non esprimere il suo parere avrebbe comunque dovuto adottare un provvedimento con il quale fornire una motivazione sull’opportunità o meno di dare il detto parere. Non essendoci traccia di alcun provvedimento tale comportamento configura una grave omissione di atti d’ufficio. Inoltre – si sostiene nella querela – il comportamento del dirigente del settore o della Giunta, si configura come indirizzato a favorire l’istruttoria dell’istanza della ditta “Gallone”, in quanto, in presenza di un atto della stessa Giunta del giugno 2000, in cui si approva la richiesta della Regione Puglia per l’inclusione tra le aree protette del bosco “Bottari”, il Comune non poteva che esprimere parere contrario all’apertura della cava». Ora bisogna attendere che il comando dei Carabinieri di Francavilla dia seguito o meno alla querela.
Nel frattempo, il settore Ecologia della Regione ha risposto ai proprietari sostenendo che in base alla legge regionale
11/2001 il parere di Via può essere dato anche in assenza del parere del Comune e che agli atti, l’attuale classificazione dell’area in cui ricade la costruzione della cava risulta di tipo E, non sottoposta a vincoli. In caso di provvedimento definitivo, i cittadini sono pronti a rivolgersi al Tar.
Pierpaolo Faggiano (gdm)

postato da: johnnysi alle ore febbraio 01, 2007 20:08 | Permalink | commenti (2)
categoria:

martedì, 16 gennaio 2007

i malesseri di ceglie parte seconda…

Per fortuna la realtà è variegata anche da bravi ragazzi che si alzano al mattino presto a costo di penose umiliazioni, anche da parte di un caporalato che si fà forza della tua miseria per arricchirsi del tuo sudore…,

bravi ragazzi che non si abbassano a certe nefandezze e non gliene frega niente se vengono derisi da chi per essere felice hanno scelto dei surrogati…,

ragazzi che si impolverano del bianco dei tufi e si sporcano le mani di terra pur di rimanere sulla retta via…,

ragazzi che non si vergognano ad essere diversi da quelli che ciondolano senza una meta tra piazza Plebiscito e piazza S. Antonio alla ricerca di un’esistenza che non è più loro…,

ragazzi disposti a spaccarsi la schiena per dire agli altri che si può essere anche stanchi morti dalla fatica ma felici di poter guardare al futuro senza l’angoscia del prossimo buco…….!!!!!!!

ragazzi che voglio Questa realtà, la realtà di chi ama veramente la vita e il loro paese con la loro gente…

realtà…diversa da quella che alcuni personaggi ti profetizzano come chimere di una terra promessa nascosta dalla droga…

il caro Bertoli diceva che malgrado tutto… il vento soffia ancora…

spero che soffi nelle coscienze di si traveste da benefattore con una falsa umiltà e che ti induce a delle false promesse di benessere…,

spero che soffi nelle coscienze di chi sà ma si guarda bene dal denunciare per paura di ritorsioni…

spero che soffi contro coloro che si vestono di una falsa rispettabilità e li spogli mettendo in evidenza la loro vera natura…

spero che i rimorsi per il male che stanno facendo a ceglie e ai nostri ragazzi negandogli un futuro li mordi nel profondo della loro anima…,

augoro loro tutto quello che fanno di male ai nostri figli gli si ritorca contro elevato all’ennesima potenza….

che non debbano mai fare i conti con il dolore di quelle mamme distrutte dalla loro presenza…

eppure il vento soffia ancora….!!!!!!!!

postato da: johnnysi alle ore gennaio 16, 2007 17:19 | Permalink | commenti (6)
categoria:attualità, ceglie messapica

domenica, 14 gennaio 2007

i malesseri di ceglie…

pubblico questo commento ad un post pubblicato sul sito dello smemorato (www.cegliemessapica.splinder.com)solo per coloro che non conoscono questo sito.
Lo faccio a malincuore ma purtroppo anche se su questo blog voglio solo mettere in evidenza i lati positivi del mio paese a volte non ci si può nascondere dietro ad un dito e far finta di non vedere….

Sinceramente ripeto sinceramente… non volevo parlare di questi argomenti negli interventi passati solo per non guastare l’atmosfera natalizia alla quale ero abituato da bambino quando si andava in giro per i presepi… oggi non sò quanti genitori hanno il coraggio di mandare i loro bambini da soli in giro per presepi nelle strade ci ceglie… forse tanti anni fa si era più incoscienti… ma sinceramente vi siete guardati intorno mentre girate per ceglie?!! avete visto chi spadroneggia per le piazze s. antonio o plebiscito dopo le otto di sera?!! si mi direte che queste sono realta comuni a tante altre città e non se nè meraviglia più nessuno… e vi confesso che è vero!!! Torino, città dove vivo nè è un cattivo esempio… e vi assicuro che tutt’ora certi personaggi anche a Torino mi danno un certo disagio, ma in proporzione (facendo un discorso di proporzioni) a Ceglie mi dà ancora molto più imbarazzo e disagio, perchè è del mio paese che parlo è dei miei affetti, Torino non è mai stata e non lo sarà mai la mia città… se mi parlano male di Torino…non dico che me ne frega poco per educazione verso una città la quale mi ha dato tanto sotto l’aspetto lavorativo…, ma se mi parlano male di Ceglie… allora si sveglia il mio orgoglio cegliese e divento cattivo…!!! ma… si può essere cattivi e orgogliosi quanto si vuole, quando la triste realtà è questa… io mi rivolgo a quei personaggi di ceglie che non vogliono bene a ceglie, non lo vogliono perche ceglie per loro è solo un posto come un’altro, loro non vivono ma vegetano a ceglie… si accontentano delle emozioni facili date da un pò di polvere bianca o da un buco…

da ragazzi giravamo anche noi per il paese e solo gli scaloni del corso sanno quanti jeans abbiamo consumato a forza di star seduti, e, ci si divertiva con poco anche senza una lira in tasca… invece ho notato che anche se non lavorano i soldini a certi personaggi non mancano, magari la mammina al povero bambino gli fà trovare i dieci (?) euro ogni mattina sul comodino…
nel momento in cui non hanno più queste comodità o ancora peggio non gli bastano allora ci si inventa qualcosa d’altro!! vedi l’assalto al fruttivendolo di via roma…

ma poi effettivamente fanno solo finta di divertirsi…non sanno che la vita… la gioventù è una sola e non si può vivere solo di espedienti…

noi ragazzi di una volta qualcosa c’è l’abbiamo da raccontare, voglio vedere loro fra vent’anni cosa avranno da raccontare…

postato da: johnnysi alle ore gennaio 14, 2007 02:05 | Permalink | commenti
categoria:attualità, ceglie messapica

venerdì, 05 gennaio 2007

cibus

A volte non ci rendiamo conto nemmeno noi stessi del patrimonio culturale che viene promulgato da personaggi come Angelo Silibello detto “brascìol’ ” (come simpaticamente lo chiamavamo da ragazzi), per Angelo la ristorazione non è una novità vista l’esperienza che da generazioni si porta appresso come un patrimonio personale, una volta andare a mangiare da Jamidd (il papà di Angelo era un avvenimento degno di una festa, come lo è adesso andare da Cibus), complimenti Angelo, grazie per il fatto che ci sei….

Il ristorante “Cibus” tra i migliori del “Gambero Rosso”

Giovedì, 4 gennaio

Proprio in questi giorni, giunge un importante riconoscimento al “Cibus”. Il noto ristorante di Angelo Silibello è stato infatti inserito (e scelto) tra i migliori 15 ristoranti selezionati nell’ambito del Concorso “Gambero Rosso” quali “interpreti della cucina familiare italiana”. Un ulteriore attestato certifica la qualità della cucina cegliese che mostra di essere apprezzata in lungo ed in largo,

Ed il periodo natalizio ne è stato l’ennesima dimostrazione a conferma di un settore che da solo riesce a trainare quel turismo itinerante che meriterebbe di trasformarsi in stanziale. “CIbus” è inserito (l’unico della Puglia) in una interessante pubblicazione multimediale dove vengono riproposti luoghi (le masserie) e tradizioni proprie della nostra cultura. Non sarebbe male che questo prodotto multimediale potesse diventare anche uno strumento didattico considerato che ormai da qualche anno a Ceglie funziona un Istituto Alberghiero. Angelo Silibello, unitamente a mamma Giovannina (ripresa mentre spiega i vari passaggi che portano alla creazione del tipico “piscuet’ cegliese”, quel mostacciolo che grazie ai suoi ingredienti, molti top sicret, crea un prodotto apprezzatissimo e che meriterebbe maggiore attenzione divulgative), alla sorella Filomena ed alla moglie Angela Lerna ripropone fedelmente quella cucina tradizionale, fatta di cose semplici ma genuine. In questa speciale classifica, Cibus si trova assieme ad altre presenze ristoratrice cha vanno dal Veneto e finiscono in Sicilia. Basi, tanto per elencarne qualcuna, menzionare “La Ragnatela” di Mirano in pieno Veneto, al “Naugalaruni” di Palermo.

L. Dip.

articolo pubblicato su http://www.IdeaNews.it

postato da: johnnysi alle ore gennaio 05, 2007 18:45 | Permalink | commenti (6)
categoria:gastronomia, culinaria

domenica, 17 dicembre 2006

BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO A TUTTI GLI AMICI CHE HANNO IL PIACERE DI VISITARE IL MIO BLOG, ANCHE SE NON HO DATO IL MASSIMO NELLA CURA DELLO STESSO MI HA DATO L’OCCASIONE DI CONOSCERE NUOVI AMICI E PER QUESTO RINGRAZIO IL WEB E TUTTI COLORO CHE IN QUALCHE MODO HANNO PARTECIPATO CON I LORO COMMENTI NEL MIO BLOG….

PER LE FESTIVITA’ CERCHERO DI FARMI PASSARE UN Pò DI NOSTALGIA DI CEGLIE RECANDOMI PROPRIO A CEGLIE E MAGARI AVRO’ MODO DI INCONTRARE QUALCHE AMICO DIRETTAMENTE A CEGLIE…….CIAO A TUTTI

postato da: johnnysi alle ore dicembre 17, 2006 01:50 | Permalink | commenti (2)
categoria:

domenica, 29 ottobre 2006

che maraviglia…..vorrei che storie come queste prendessero il posto dei tristi avvenimenti di cronaca nera… vorrei che l’essere umano si rendesse conto di come stà distruggendo la nostra amata terra…!!! cosa lasceremo ai posteri…quali sentenze ci verranno addebitate… alcuni dicono che ci stiamo avvicinando alla fine… ma fatti come questi mi lasciano una flebile speranza… dai uomo se tu lo vuoi ti puoi salvare!!!!!

Intervento del veterinario del Centro di Prima accoglienza

Splendido gheppio restituito alla vita

FRANCAVILLA FONTANAGrazie alla sensibilità di un veterinario francavillese un altro animale è stato salvato. Un esemplare di gheppio (Falco tinnunculus), piccolo rapace diurno ed animale protetto, è stato recuperato ferito nell’agro di Francavilla Fontana. Grazie all’immediato intervento del dott. Angelo Lobello, esperto in fauna selvatica, già responsabile veterinario del Centro di Prima Accoglienza della fauna selvatica in difficoltà della Provincia di Brindisi, al gheppio è stata bloccata una copiosa emorragia e stabilizzata una frattura all’ala sinistra, garantendone la possibilità di volare. Dopo le prime cure di pronto soccorso veterinario, il dott. Lobello lo ha affidato alla Polizia Faunistica Provinciale, che ha provveduto a trasferirlo al Centro di Recupero Regionale a Bitetto per le successive fasi di convalescenza e riabilitazione. E’ importante sottolineare che gesti encomiabili come quello del dott. Lobello sono un elemento fondamentale nella salvaguardia del patrimonio faunistico. Sono un esempio di attaccamento alla propria professione e di amore per gli animali e la natura in genere. «La tutela attiva dell’ambiente – dice il dott. Lobello – passa anche attraverso il continuo lavoro del medico veterinario, unica figura professionale deputata alla visita e cura degli animali, passato negli ultimi anni dagli animali da compagnia ad intervenire anche su animali selvatici». Lorenzo Ruggiero

aticolo tratto da “La Gazzetta del Mezzogiorno” del 29/10/2006

postato da: johnnysi alle ore ottobre 29, 2006 17:14 | Permalink | commenti (2)
categoria:natura-ecologia-falco

venerdì, 27 ottobre 2006

Onore al merito di Lillino Leo per il suo impegno contro i mafiosi del caporalato che sfruttano le disgrazie e la miseria della povera gente che non ha altro che le proprie mani per vivere in una realtà deprimente la quale bisogna inchinarsi ed umiliarsi per poter avere una giornata di lavoro.

La cosa più vergognosa è l’omertà e la complicità delle istituzioni locali che da decine di anni coprono con il loro silenzio questi esseri immondi identificati e catalogati come caporali. Approfitto di questi articoli pubblicati in data odierna sulla Gazzetta del Mezzogiorno per denunciare la vergogna delle vergogne che affligge la nostra terra…..!!!!

Il problema del lavoro nero nel Brindisino denunciato da Angelo Leo, sindacalista della Cgil

Caporalato, vergogna da eliminare

«Non è affatto facile ribellarsi ai soprusi delle agenzie interinali e dei committenti»

«La legge 30 è una vergogna che ha legittimato il caporalato». Non va per il sottile Angelo Leo, segretario generale Nidil Cgil Brindisi e colonna storica della lotta allo sfruttamento in agricoltura. Il sindacalista condanna senza appello la normativa che avrebbe dovuto porre fine all’indecente mercato delle braccianti che, invece, ancora oggi è nelle mani di gente senza scrupoli. I caporali, nel tempo, si sono messi in grande. Hanno smesso i panni dell’intermediario, alla guida del pullmino sgarrupato, per assumere quelle dell’agente che offre servizi alle imprese.

27/10/2006

La storia delle donne che persero la vita stipate dei pullmini

La morte di sei braccianti gli incidenti di Ceglie e Oria

Ceglie Messapica, maggio 1980. È la data del tragico incidente nel quale morirono tre donne. Tre braccianti: Lucia Altavilla, Pompea Argentieri, Donata Lombardi. Avevano rispettivamente, 17, 16 e 23 anni. Ma tredici anni dopo al calendario del mondo agricolo del Brindisino si aggiunge un altro giorno funesto: il 25 agosto 1993. Anche allora fu l’inferno. A perdere la vita, anche questa volta, furono tre donne: Maria Marsella, Antonia Barcone e Maria Dell’Aquila. Avevano 25, 48, e 51 anni. Ma la strage ebbe un seguito. Il marito di una delle tre si suicidò per disperazione il giorno successivo all’incidente. In quello stesso periodo successe qualcosa di altrettanto grave che ha segnato profondamente la storia del caporalato: il 1993 fu anche la fine dell’esperimento dell’autogestione, iniziato nell’86, proprio dopo il primo incidente. Quella nuova tragedia mortificò, anzi bastonò, lo scatto di orgoglio che le braccianti agricole avevano avuto negli anni precedenti che le aveva spinte a rottamare i vecchi Ford transit, e ad assumere la gestione del trasporto con autobus sicuri. Ma la morte delle tre donne offrì ai caporali, sempre in agguato e pronti a cogliere ogni spunto per rendere difficile la vita alle «ribelli», l’occasione per il colpo di mano. Tornarono a dominare il mercato. A modo loro, ovviamente. Un debole tentativo di ripetere l’esperienza dell’autogestione si registrò in un altro comune della provincia, ma fallì prima ancora di cominciare. v. arc.

27/10/2006

postato da: johnnysi alle ore ottobre 27, 2006 19:50 | Permalink | commenti (2)
categoria:lavoro

sabato, 30 settembre 2006

POVERI PICCIONI…!!!! PENSARE CHE TANTO TEMPO FA ERA L’AMMINISTRAZIONE CHE TRAMITE UN LORO OPERAIO PENSAVA A RIFOCILLARE I PICCIONI IN PIAZZA PLEBISCITO CON DEL GRANOTURCO…!!! EH…! SI è PROPRIO VERO!!! I TEMPI SON CAMBIATI….!

Elenco titoli

Ceglie Un’ordinanza del sindaco Federico ora vieta la somministrazione di cibo ai volatili

Piccioni, un vero flagello

I cittadini dovranno applicare mezzi di dissuasione

CEGLIE MESSAPICA Danni provocati dal proliferare dei colombi in città: l’Amministrazione corre ai ripari. È di questi giorni un’ordinanza del sindaco (la numero 86) che dispone il divieto di somministrazione di cibo ai colombi e una serie di interventi nei siti di nidificazione. L’intervento è stato deciso per fronteggiare quello che sembra essere diventato un vero e proprio problema «sociale», in quanto, nonostante nelle città vengano posti in essere numerosi metodi per il contenimento del fenomeno, non sempre questi si dimostrano efficaci. La presenza sempre più massiccia di tali volatili nelle città determina conseguenze negative sia per la conservazione dei beni monumentali ed architettonici – gli escrementi, data la composizione acida, corrodono gli intonaci – che per l’igiene e la salute umana. Tanti sono poi, secondo gli studiosi, i problemi igienico-sanitari legati alla presenza di colombi in città, in quanto tali volatili sono potenziali portatori di un gran numero di malattie (salmonellosi, criptococcosi, istoplasmosi, candidiasi, ecc.), oltre ad ospitare un gran numero di ectoparassiti (come ad esempio i pidocchi) che, a loro volta, possono portare ad ulteriori patologie. Negli ultimi tempi sono giunte al Comune diverse segnalazioni da parte di cittadini che lamentavano la diffusione del fenomeno, e il servizio di Igiene e Sanità dell’Ausl, nelle more dell’attuazione di uno specifico programma di controllo, ha suggerito l’emissione di un’ordinanza per fronteggiare il problema, tenuto conto che i colombi urbani hanno un’intensa capacità riproduttiva e che, pertanto, la loro proliferazione è incontrollata. «Abbiamo ritenuto necessario intervenire con un piano di controllo per limitare la consistenza numerica delle colonie sul territorio cittadino ed ottenere, attraverso comportamenti e misure protratti nel tempo, un migliore equilibrio tra l’ambiente urbano e la densità dei colombi» commenta il sindaco Pietro Federico (centrosinistra). Tenuto conto che la disponibilità di cibo e di siti di nidificazione favorisce la riproduzione dei colombi e quindi la formazione di grandi colonie; che l’alimento fornito dai cittadini ai colombi, per lo più pane e avanzi di cibo, non è adatto alla specie, con gravi ripercussioni sulla salute dei volatili, l’ordinanza vieta di somministrare cibo a tali animali sia nelle aree pubbliche che in quelle private del paese; di abbandonare alimenti o rifiuti al di fuori degli spazi previsti e degli appositi contenitori per la raccolta dei rifiuti solidi urbani; e obbliga i proprietari di immobili, occupati o non occupati o in stato di abbandono, a provvedere «entro due mesi ad effettuare interventi specifici al fine di rendere inaccessibili i cornicioni, sottotetti ed altri siti di nidificazione mediante mezzi idonei, nel rispetto delle norme urbanistiche e previa comunicazione all’Ufficio Tecnico». Disattendere l’ordinanza comporta sanzioni amministrative che vanno da 25 a 300 euro. Pierpaolo Faggiano

29/09/2006
Un provvedimento adottato anche per tutelare l’integrità dei monumenti e dei palazzi cittadini, oltre che gli standard minimi igienico-sanitari

29/09/2006

postato da: johnnysi alle ore settembre 30, 2006 15:50 | Permalink | commenti (2)
categoria:

sabato, 09 settembre 2006

A vicchiaj’

Luntan…luntan…

Chiù s piccinn, chiù nà vid l’or di fà grann

Ti sfuerz, ti scann’ pì arrivà a disciott’ann…

Mù cà tien’ chiù di ottant’ann’…

Ti sfuerz, ti scann’ pì turnà a disciott’ann…

Ma ù tiemp nà ten’ riguard’,

cì si ricc o puvuriedd lì cunt sò lì stess…

…ti sembr cà a tè nà ti tocc, ma quann

mang ti l’aspiett… tà mett a fà li cunt.

Luntan… nà jet pò tant luntan…

traduzione…

La vecchiaia

Lontano… lontano…

Più sei piccolo, più non vedi l’ora di essere grande

Ti sforzi, ti ammazzi per arrivare a diciott’anni

Adesso che hai più di ottant’anni…

Ti sforzi, ti ammazzi per tornare a diciott’anni

Ma il tempo non ha riguardi,

se sei ricco o poveretto i conti son sempre gli stessi…

…ti sembra che a tè non ti toccà, ma quando

neanche te laspetti… ti devi mettere a fare i conti.

Lontano… non è poi tanto lontano…

postato da: johnnysi alle ore settembre 09, 2006 20:45 | Permalink | commenti (4)
categoria:

martedì, 29 agosto 2006

Da Ceglie con passione, già passione nello sport che finalmente potrà essere rappresentato pienamente nel nuovo palasport di Ceglie, senza doversi recare fuori sede anche quando si giocava in casa, speriamo che siano finite tutte le peripezie del ormai famoso palazzetto dello sport e che si dia inizio ad una serie vincente di grandi successi, forza Ceglie!!!!!! !

C1 Continua la preparazione dello squadrone che punta al successo finale,

IL Basket Ceglie secondo Romano

Il sei settembre si inaugura il palazzetto dello sport con la gara con il Bari

CEGLIE MESSAPICA«Più vado avanti e più mi convinco che questo è un roster dalle grandi potenzialità, che saprà dare molte soddisfazioni ai tifosi ed alla città». Cosimo Romano, il coach del Basket Ceglie è fiducioso e soddisfatto del lavoro fin qui svolto in vista del difficilissimo campionato di C1. Nel frammezzo la Coppa Italia che vedrà l’esordio del quintetto cegliese a Massafra, il 2 settembre per poi fare il proprio debutto (ed inaugurare) al Palasport 2006, la struttura finalmente ultimata e messa a disposizione della società. Attorno ai due «gladiatori», Beppe Vozza ed Angelo De Leoanrdis la società del presidente Mario Laneve ha scelto giocatori validi ed altamente competitivi. Il ritorno a Ceglie di Vozza e De Leonardis rappresenta la vera novità della stagione, segno che coach Romano – che i due giocatori ha già avuto a disposizione ai tempi della D’Annunzio Basket – in loro pone grosse aspettative. Nell’amichevole dei giorni scorsi contro l’Invicta s’è vista la validità della scelta operata. Ed anche i tifosi hanno apprezzato la scelta di far ritornare a Ceglie i due giocatori che, come dicevamo, hanno lasciato un buon ricordo. «Sono due giocatori che con Maurizio D’Amicis ho già allenato. So bene quanto possono dare a questa squadra che si appresta ad affrontare un campionato difficilissimo dove dovremo vincere la concorrenza di roster del valore del Massafra, Bisceglie, Cus Bari e Chieti». Intanto prosegue il lavoro e soprattutto l’assimilazione dei nuovi schemi di gioco proposti da coach e capace – come ha sottolineato Romano – «di esprimere una pallacanestro dove l’intensità la faccia da padrone in tutte le fasi del gioco». E questi giocatori, orgogliosi di essere in una grande società come quella cegliese, ce la stanno mettendo tutta per essere all’altezza del compito. Del resto coach e dirigenti fin dal primo giorno hanno detto a chiari lettere a tutti i giocatori che «Chi viene a Ceglie sa di essere arrivato in una grande società e, in ogni caso, non per fare le vacanze». Più chiari di così. E la cosa è stata ben presto recepita da tutti, basterebbe vedere l’applicazione negli allenamenti. Un’ottima impressione sta facendo l’argentino José Paggi, classe 1984, che gioca nel ruolo di guardia pura, proveniente dal Corato dove lo scorso anno ha disputato un campionato eccellente. Poco da dire sulla grinta e qualità tecnica di Rocco Palazzo, play di ruolo che i tifosi cegliesi ricordano molto bene per essere stato il protagonista degli scontri del campionato scorso quando dirigeva le operazioni dell’Olimpia Campobasso. Altro play sul quale poter contare ad occhi chiusi è Guglielmo Serazzi, il secondo under cartellinato dal Basket Ceglie con una solida esperienza maturata nelle file del Potenza. E poco c’è da dire sul pivot Giancarlo Zizza, vera ciliegina sulla torta della campagna acquisti della società che ha vinto la ferrea concorrenza di molte società che su di lui avevano messo gli occhi. La rosa si completa con Charles Mujango, la guardia ala riconfermato su espressa richiesta di coach Romano e che tutti ben conoscono per essere stato uno dei protagonista della scorsa stagione. Intanto, è un buon banco di prova la Coppa Italia; il calendario metterà di fronte subito due tra i roster indicati tra quelli da battere, vale a dire il Massafra. Appuntamento il 2 settembre e, soprattutto al debutto casalingo del 6 settembre quando a ceglie approderà il Cus Bari, ex roster di Cosimo Romano. Luca Dipresa

29/08/2006

(articolo pubblicato dalla Gazzetta del Mezzogiorno)

postato da: johnnysi alle ore agosto 29, 2006 17:22 | Permalink | commenti (2)
categoria:

domenica, 16 luglio 2006

Il grande Lino Patruno con la sua jazz band è a CEGLIE!!! che peccato non esserci di persona!!!, però pubblico questo articolo uscito sulla Gazzetta del Mezzogiorno di oggi per chi non l’avesse letto e magari si trova nei paraggi….. beati coloro che stanno sul posto… queste cose mi fanno venire ancora più nostagia del mio paese, ciao a tutti……..

15/07/2006
CEGLIE MESSAPICAPrende il via lunedì sera alla 21 la rassegna «Jazz&Wine», organizzata dal relais «La fontanina». Protagonista della serata sarà il chitarrista e banjoista Lino Patruno con il suo «True Jazz Show» (Michael Supnick, cornetta, trombone, voce; Alberto Collatina, trombone; Gianni Sanjust, clarinetto; Adriano Urso, pianoforte; Guido Giacomini, contrabbasso; Gianluca Perasole, batteria, e Clive Riche, voce) che renderà omaggio a Bix Beiderbecke, il leggendario cornettista della scuola jazz di Chicago. Innamorato da sempre del jazz tradizionale «bianco» (il «Dixieland» e lo stile «Chicago», in voga negli anni 20), Lino Patruno è considerato uno dei massimi interpreti e studiosi del genere. Il popolare musicista e showman – notevole il successo che gli arriva con la partecipazione alla trasmissione televisiva «Portobello» dell’indimenticato Enzo Tortora – inizia la sua carriera nelle prime jazz bands che agiscono a Milano negli anni ’50. Fra quelle da lui dirette ci sono la «Riverside Jazz Band» negli anni ’50 e ’60 e la «Milan College Jazz Society» negli anni ’70, entrambe passate alla storia. Nel 1964 assieme a Nanni Svampa, Roberto Brivio e Gianni Magni costituisce «Il teatrino dei gufi», primo esempio di cabaret italiano ispirato a quello francese. Dalle cantine milanesi i «Gufi» si trasferiscono in teatro portando i loro spettacoli in giro per l’Italia fino al 1969, anno in cui il quartetto si scioglie. Patruno torna a occuparsi di jazz e realizza una serie di dischi e di programmi televisivi con alcuni fra i grandi interpreti della storia di questa musica, quali Albert Nicholas, Joe Venuti, Bill Coleman, Wingy Manone, Bud Freeman, Tony Scott. Con il regista Pupi Avati scrive il soggetto e la sceneggiatura del film «Bix» che rappresenta l’Italia al Festival di Cannes nel 1991, curandone anche la colonna sonora assieme a Bob Wilber. Da alcuni anni si occupa di festivals jazz in qualità di direttore artistico (San Marino, Mosciano S. Angelo, Crotone). La rassegna proseguirà il 27 con Nicola Arigliano e il 6 agosto con Gianna Montecalvo-Roberto Ottaviano Quintet. Alle serate si potrà accedere o con una cena con vini in abbinamento o con un aperitivo. «Wine sponsor» della rassegna è «Masseria Monaci» del famoso enologo Severino Garofano. Pierpaolo Faggiano

postato da: johnnysi alle ore luglio 16, 2006 01:17 | Permalink | commenti (1)
categoria:

sabato, 08 luglio 2006

A proposito di belle iniziative devo ammettere che il calendario di cegliestate merita un pò di attenzione specialmente per quanto riguarda il <>…. come tutto il resto, peccato che a molti di questi appuntamenti non ci sarò…..

A Ceglie Messapica predisposto un calendario di appuntamenti

Iniziative, un’offerta globale

Assecondati i più diversi interessi culturali emergenti

CEGLIE MESSAPICADal pop made in Italy di Dolcenera all’avanguardia jazz di Eugenio Colombo, passando per il rock alternativo degli «Afterhours», i giovedì letterari, la comicità di Checco Zalone, la musica etnica di «Fanfara populara» e «Suoni in movimento», i mercatini serali nel centro cittadino. Gioca la carta dell’offerta diversificata «CegliEstate 2006», il cartellone estivo promosso dall’Assessorato alle Politiche Ricreative, in collaborazione con gli Assessorati alle Politiche Culturali, Turistiche e Produttive. Il programma, che ruoterà intorno a dei «contenitori» specifici, si chiuderà il 7 settembre presso la masseria «Lo jazzo» festeggiando il tradizionale «giovedì di settembre». Le rassegne. Si parte con «Cinema Estate» presso l’atrio della scuola «De Amicis», con la proiezione de «La terra» di Sergio Rubini (il 12), «Ti va di ballare?» di Liz Friedlander (il 15), «La fabbrica di cioccolato» di Tim Burton (il 19); il 29 e 30 luglio, nel borgo antico, «Le giullari di corte» – I Festival Internazionale delle Artiste di Strada”; ad agosto, l'”Alto Salento Folk Fest», con l’esibizione di «Fanfara Populara» e «Suoni in Movimento» (9-11, sagrato S. Rocco), il «Ceglie Jazz Open Festival» (“Holysmoke», il 19, e «4’ZZ» il 20, entrambi sul sagrato della chiesa madre), il «Festival della Fotografia» curato da «Libero accesso» (19 agosto-6 settembre, chiostro dei Domenicani), la rassegna itinerante di cortometraggi «Cortodrome» (22 agosto, piazzetta San Martino). I Giovedì Letterari. Nel giardino del Centro di Documentazione Archeologica si parlerà di libri. Saranno presentati: «Umanità contadina» di Nicola Cavallo (27 luglio), «Il respiro del cervo» di Antonio Caiulo (3 agosto), «La saggezza della letteratura» di Ettore Catalano (31 agosto). Serate speciali. Il 20 luglio, piazza Plebiscito (su iniziativa di «Ciccio Riccio in Tour”) ospiterà il comico di «Zelig», Checco Zalone e la cantante salentina Dolcenera, reduce dal successo al Festival di San Remo. L’iniziativa privata. L’estate cittadina non recherà solo la firma dell’Amministrazione. Molte cose inserite nel cartellone saranno frutto di iniziative private. Tra queste, «Elevation» una «tre-giorni» di animazione in piazza Giorgio La Pira (18-20 agosto) al fine di valorizzare la zona 167, organizzata dal bar «Pineta&Friends» (si esibiranno Aurelio La Rosa e Giuseppe Gioia & Apulia Ensemble), la I edizione di «Incroci di Eventi 2006» organizzata dallo studio grafico «Soluzioni visive» che prevede in una sola serata lo spettacolo «Braccianti» e l’esibizione del gruppo rock «Afterhours» (30 agosto, Palazzetto dello Sport). Ritorna, per il secondo anno consecutivo, il «Torneo del giocho tradizionali» (21-22 luglio, centro storico) organizzato da «Casarmonica». Immancabili le feste patronali (Sant’Anna, il 26 luglio, e San Rocco, il 17 agosto) e la tradizionale «Coppa Messapica» (20 agosto). Pierpaolo Faggiano

07/07/2006

postato da: johnnysi alle ore luglio 08, 2006 00:54 | Permalink | commenti (3)
categoria:

martedì, 04 luglio 2006

Quando si pensa di essere fuori dal mondo….

… il mondo ti ricorda che ci sei dentro … e non nè puoi fare a meno di starci questa è la prova concreta che Ceglie fà parte di questo mondo , anche se tanti hanno tentato di tenerla fuori con anni di coma sociale finalmente ci si risveglia anche con delle iniziative come quella che riporto dalla Gazzetta del Mezzogiorno.

Con il presente post chiedo scusa per la mia assenza non voluta, prometto di essere più presente ciao a tutti…

ceglie Meeting internazionale Fratellanza tra i popoli

CEGLIECeglie ed Europa insieme, nel segno della fratellanza. Dopo un periodo di black-out durato cinque anni, il «British Institute» ha riproposto «In viaggio per Ceglie», il Meeting Internazionale che ha come obiettivo quello di migliorare la conoscenza delle lingue straniere, rafforzare i concetti di pace e amicizia. Dal 26 giugno al 2 luglio, la città ha vissuto una settimana di festa, ospitando delegazioni dall’Austria, dalla Romania, dalla Bosnia Erzegovina, dalla Macedonia e dalla Russia. Oltre 40 le famiglie coinvolte nell’iniziativa, più di 120 i ragazzi partecipanti. Tre gli appuntamenti più importanti e significativi: la presentazione del «giardino della pace», un grande vaso in cui tutti gli Stati hanno deposto in maniera simbolica una zolla di terra (il 27 in piazza Plebiscito); la «Fiera Internazionale», durante la quale sono stati allestiti degli stands. La «Serata finale dell’arrivederci», con la degustazione di pietanze tipiche preparate in famiglia. «Mi preme ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione dell’iniziativa – ha detto il responsabile del British, Pietro Mita – e cioè imprenditori e commercianti della città, operatori dell’Istituto e semplici cittadini. Visto il successo ottenuto, la manifestazione tornerà sicuramente il prossimo anno». Il «Meeting» quest’anno aveva una dedica speciale: «al parroco della chiesa di S. Rocco, don Michele Pastore, scomparso esattamente un anno fa». Pierpaolo Faggiano

postato da: johnnysi alle ore luglio 04, 2006 19:39 | Permalink | commenti (2)
categoria:

lunedì, 29 maggio 2006

Vorrei essere libero, libero come un uomo…Vorrei essere libero… …come un uomo….

….Come un uomo appena nato che ha di fronte solamente la natura e cammina dentro un bosco con la gioia di inseguire un’avventura….

Per non dimenticare che… la libertà non è star sopra un albero… non è neanche il volo di un moscone,
non è uno spazio libero… libertà è partecipazione…

A Ceglie il 2 giugno sarà… particolare

CEGLIE MESSAPICAFesta del 2 giugno tra approfondimento storico e musica classica. In occasione della celebrazione dell’anniversario della Repubblica, la città di Ceglie Messapica vivrà una «due-giorni» intensa che si concluderà a Brindisi con la partecipazione alla manifestazione organizzata dalla Prefettura presso il piazzale del monumento al marinaio. Il 1° giugno I festeggiamenti inizieranno il 1° giugno con una conferenza organizzata dall’Amministrazione presso la casa comunale dal titolo «La Repubblica 60 anni dopo», alla quale prenderanno parte il sindaco, Pietro Federico, l’assessore alle Politiche culturali e scolastiche, Isidoro Conte, l’assessore regionale al Bilancio, Francesco Saponaro. L’appuntamento è per le 19,30. Successivamente ci si sposterà presso il Teatro Comunale, dove, in collaborazione con il Rotary Club Moscow International (Distretto 2350), il Rotary Club Ravenna (Distretto 2070) e il Rotary Club Bari (Distretto 2120), ci sarà un concerto di 6 musicisti russi, di età compresa tra gli 11 e i 14 anni. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Ceglie Messapica, rientra nel programma «Rotary children music tour in Italy», che farà tappa a Bari e Ravenna. I giovani musicisti (Anna Denisova, pianoforte; Narek Arutyunyan, clarinetto; Mikhail Mering, clarinetto; Rimma Benyumova, violino; Sergey Belyavsky, pianoforte; Anna Savkina, violino) – evidentemente tutti già «virtuosi» dei rispettivi strumenti musicali, come può anche rilevarsi dal repertorio proposto per la serata – eseguiranno brani di Mendelsshon, Weber, Ciajkovsky, Rachmaninov, Paganini. Il 2 giugno Il giorno successivo, 60° anniversario della Republica, appuntamento nel capoluogo, a Brindisi per la manifestazione promossa dalla Prefettura-Ufficio Territoriale del Governo che prevede la rassegna dei reparti militari, il saluto delle autorità e la consegna delle onorificenze. Pierpaolo Faggiano

29/05/2006

articolo tratto da “La Gazzetta del Mezzogiorno” alcune parole son tratte da “La libertà” di G. Gaber

postato da: johnnysi alle ore maggio 29, 2006 17:43 | Permalink | commenti (5)
categoria:

domenica, 28 maggio 2006

Stun…

Pì nuij cà vinìm da luntan tu sind com a lù far in luntananz pì lì marinar’,

ci stam sob’ ù tren sapim’ cà dopp Fash’an e Cistirnìn stè tù… Stun…,

quann da luntan ti vidim spuntà u cor n’ ìncumenz’ a batt di chiù,

quann ti vidim sapim già cà stam pì arriv’à a cas nost,

n’immaginam’ già l’amish cà ku la facc stran nì veden arriv’à…

a facc stran dì cì ancor nang’ì capish picc’è stam tant’a luntan…

a sintim’ lo stess a dumann, pur cà nang’j nà fasc’jn’

a sentim’ lo stess… semb chiù fort man amman ca n’avvicinam….

lor u sapìn picc’è nà si non’ mà sciut, lor u sapìn’ cà mà passat prim’ da tè,

ma nishiun sap quant… quant nì piash’n lì cas bianc cà tù tien semp a vist’…

…semp a vist’ com lì dient dì lì piccin cà rid’n’ pa cuntantez di viderc’

s’immagin già a cì sap quant e c’è riàl’ cà lì mà purtat da tant luntan

ston’a curriosà cu li uecch’ j la fantasija jnd la valisc’ cà purtam…

…com’ a nnuj stàm a curriosà cu lì uecch’ j la fantasija, dì ved gret a tè Cegghj’

finalment…!! cù la speranz cà nient’ìè cambiat,

finalment…!!! cù la speranz dì ved tutt lì cos o post lor’

n’ immaginam già a chies’amadr cù lu campanìl e lù castiedd

lì strad stritt dì Cegghj vecch addò nà vot fushèmm com pacc’

pacc’ dà cuntantez a jess piccin senz’ assapì c’è cos’er a luntananz….

quidd chilometr cà mancan pì rrivà sembr’n lì chiù long…, però…

…a fatij ì la stanchezz tott’nà vot sì non’ sciut’ com’ lu pis’ da luntananz

C’i arrampicam pì lì strad c’arriv’n a tè com piccin vers a mamm

nà vidim’ lor di lassart a lì spadd, pì fush’ ammbrazz a la mamm nost…

Stun fann nù piacer…!! allievit’ da nanz….!!!!

postato da: johnnysi alle ore maggio 28, 2006 01:41 | Permalink | commenti (8)
categoria:poesia

giovedì, 25 maggio 2006

Finalmente anche Ceglie entra a far parte di quella cerchia di paesi civilizzati ai quali stanno a cuore la sorte dei migliori amici dell’uomo, spero solo che non sia una goccia d’acqua nel deserto e che altre iniziative così meritevoli entrino a far parte della quotidianetà del paese e che non siano eventi cosi rari da meritare la pubblicazione sulla Gazzetta del Mezzogiorno (la quale ringrazio per la notizia), dai Cegliesi avanti così…!!! siete sulla buona strada….!!!

Ceglie Si prenderà cura di cani e gatti malnutriti

Nasce l’associazione degli «Amici di Birillo»

CEGLIE MESSAPICA Prendersi cura di cani e gatti malnutriti e sensibilizzare i cittadini al problema del randagismo. Con queste finalità si è costituita nei giorni scorsi l’associazione «Amici di Birillo», formata da giovani volontari, amanti degli «amici a quattro zampe». Il nome «Amici di Birillo» nasce dalla volontà di rendere «omaggio» a un cane sfortunato, vittima della superficialità e dell’indifferenza dell’uomo. «Birillo era un cane randagio nato in strada, e come tutti i cani nati in strada si dava da fare per sopravvivere chiedendo cibo e un po’ d’amore che restituiva con gli interessi – spiegano alcuni volontari dell’associazione -. Era diventato una vera e propria mascotte, benvoluto da tanti ragazzi cegliesi, ma purtroppo nessuno ha mai voluto prendersi la responsabilità di amarlo. Così un giorno, a seguito delle tante segnalazioni da parte di cittadini infastiditi dalla presenza di numerosi cani randagi, il Comune è dovuto intervenire chiamando l’accalappiacani. Ma Birillo al canile non è mai arrivato – sostengono i volontari – e la possibilità che sia stato ucciso perché giudicato affetto da «leishmaniosi», che non contagia gli uomini ma porta il cane ad una lenta morte se non curato adeguatamente, è più che remota». L’associazione – che ha tra gli obiettivi anche quello di stabilire un rapporto di collaborazione con l’Amministrazione – sta già lavorando ad un progetto per la tutela e la salvaguardia degli animali, che coinvolga soprattutto i bambini. Presto si darà il via ad una campagna di informazione e sarà creata un’anagrafe canina di randagi. Nei giorni scorsi i volontari, insieme all’assessore alle Politiche ambientali Rocco Argentiero, hanno visitato il canile che da qualche anno ospita i cani randagi di Ceglie, per capire meglio cosa succede ad un cane quando viene preso in consegna dall’accalappiacani e portato via dalla strada. Pierpaolo Faggiano

24/05/2006

postato da: johnnysi alle ore maggio 25, 2006 19:13 | Permalink | commenti (5)
categoria:animali

lunedì, 15 maggio 2006

NOTIZIE

Clima mediterraneo, aria pura ed incontaminata, una gastronomia veramente tipica, squisiti vini, feste religiose e popolari, avvenimenti culturali, il carattere gentile, gioviale e disponibile della gente, fanno di Ceglie Messapica un luogo ideale per un soggiorno o una vacanza all’insegna del relax. Geograficamente siamo collocati su una collina immersa tra alberi di ulivo secolari e tanto verde a poca distanza dal mare, con possibilità di alternare le vostre giornate libere. La giusta dimensione per una vacanza serena e distensiva nell’ambiente naturale e selvaggio della suggestiva campagna circostante. A pochi chilometri potrete visitare:

– La stupenda “Valle d’Itria” con i suoi secolari trulli e la capitale dei trulli “Alberobello”;

– Le coste del Mare Adriatico e dello Jonio per un tuffo in acque limpide e cristalline dal colore smeraldo;

– Lo Zoo Safari di Fasano dove si potranno ammirare da vicino le molteplici specie di animali nel loro ambiente naturale;

– La città di Ostuni famosa come la “Città Bianca”;

– L’aeroporto più vicino, quello di Brindisi dista circa 40 Km;

– La stazione delle Ferrovie dello Stato più vicina, quella di Ostuni, dista circa 15 Km.

La Pro Loco è a disposizione di quanti vorranno trascorrere una vacanza o solo una giornata indimenticabile in pieno relax e nel rispetto della natura e delle tradizioni.

L’Associazione Turistica Pro Loco di Ceglie Messapica vi saluta e vi invita a visitare il centro messapico, terra di antiche tradizioni culturali, artistiche e gastronomiche. Troverete, a vostra disposizione, un servizio di guide turistiche ed un efficiente servizio informazioni. Durante la vostra permanenza a Ceglie Messapica potrete scegliere fra due differenti percorsi:

interno: visita al bellissimo centro storico, alle chiese, alla galleria d’arte moderna “Emilio Notte” ed al centro di documentazione archeologica;

esterno: visita a trulli, grotte, museo della civiltà contadina, specchie e masserie;

Presso la sede in Piazza S. Antonio sarà possibile ritirare gratuitamente materiale illustrativo ed informativo su Ceglie Messapica e sulla provincia di Brindisi.

Il Presidente

Riccardo Manfredi

Per informazioni: Scriveteci

telefono: 339 5783728

postato da: johnnysi alle ore maggio 15, 2006 18:23 | Permalink | commenti (1)
categoria:

lunedì, 03 aprile 2006

a proposito di idee……..

Bene io una idea c’è l’avrei ed è da tanto tempo che ci stò pensando, sappiamo bene cosa succede nei territori limitrofi di Ceglie, parlo degli ostunesi, cistranesi, san-micheliani, villa-castellani,martinesi ecc…, in decenni se non in centinaia di anni vi è stata una rivalità e un conflitto campanilistico non dichiarato ma praticato da far venire quasi vergogna, abbiamo fatto gemellaggi con comuni stranieri dai nomi impronunciabili e che non sappiamo nemmeno su che punto del mappamondo si trovano quando poi ci stiamo a fare la guerra in casa… allora io mi domando perchè anzichè farci concorrenza tra di noi per il turismo, non ci coaliziamo e perche non facciamo un consorzio tra i comuni confinanti e lanciamo qualche iniziativa comune a tutto il territorio? chessò si potrebbe fare una sagra dei trulli e degli ulivi (visto che sono la nostra ricchezza, possibile che deve venire gente da fuori per farci notare le nostre bellezze?) , oppure un palio tra i comuni e non come fanno in altre località che lo fanno tra i rioni, (pensate qui ad Alpignano si sono inventati da qualche anno il palio “dej cossot” che tradotto in italiano è il palio della zucca o zucchina, o a Pianezza (un’altro paese della provincia di Torino) che fanno anche loro un palio simile, ma lo fanno tra rioni senza attirare l’attenzione dei comuni limitrofi, perciò la cosa rimane in casa e al massimo si allarga un pò per qualche espositore o qualche artista che approfitta dell’evento per far vedere le sue opere, hanno creato qualcosa dal niente, perchè questi comuni non hanno un bagaglio storico/culturale della forza dei nostri comuni…! e se per caso prendesse piede la mia idea avremmo tante di quella carne da mettere sulla brace che non basterebbe la brace per farla cuocere….!!! pensiamo ad esempio a tutta quella gente che parte da Bari, Brindisi, Taranto e altre città molto più lontane per venire a mangiare a Ceglie…!(per non parlare poi degli stranieri…) c’è un’infinità di gente che si fà centinaia di chilometri per venire a mangiare qualche specialità cegliese dal “mozzo”, o da “gino” a mangiare l’arrosto come ai “tre trulli” o da “brasciol’a mangià lì faf’ ogni comune sarebbe coinvolto, ognuno con le proprie specialità, facendo così tutti i comuni del territorio, sfruttando le proprie risorse e anzichè farci concorrenza e facendoci propaganda l’un l’altro invitando i turisti visitare i comuni limitrofi per un evento o l’altro si potrebbe essere solidali tra tutti i comuni interessati.
Si potrebbe….certo che si può, basta solo partire con una idea, seminarla ed innaffiarla quando e quanto sia giusto e da una piccola idea nè può nascere una grande idea….

Bene io porterei davanti al sindaco Federico e a tutti i sidaci dei comuni interessati questa idea e altre simili perche la solidarietà tra i comuni e nel territorio farebbero solo bene a tutti……

postato da: johnnysi alle ore aprile 03, 2006 12:08 | Permalink | commenti (4)
categoria:

venerdì, 24 febbraio 2006

CEGLIE Il progetto del sindaco Federico (centrosinistra) esposto in un incontro pubblico. «Una città vivibile e solidale»
Molti gli interventi ed i suggerimenti, anche sul piano culturale

CEGLIE MESSAPICA Una città vivibile, solidale, aperta al confronto. Un’utopia? No, se ogni cittadino fa la sua parte e mette in campo idee e partecipazione. Queste le indicazioni emerse dal forum di discussione «La città che vogliamo», promosso da Rifondazione comunista e svoltosi l’altra sera, presso la sala conferenze dell’Istituto musicale. Ad esprimere la propria idea di città – coordinava i lavori il segretario locale del partito, Cosimo Vitale – c’erano il sindaco Pietro Federico (centrosinistra), il dirigente comunale Marina Carrozzo, il maestro Massimo Gianfreda, docente presso il Conservatorio «Santa Cecilia» di Roma, il consigliere regionale di Rifondazione, Pietro Mita. Il sindaco è partito dalle parole concrete dei bambini – «vorremmo una città pulita con tanto verde, una piscina e un cinema» gli scrissero a Natale gli alunni delle scuole elementari – per spiegare cosa la sua Amministrazione intende fare nel breve e lungo periodo. «È nostra intenzione costruire una città basata sull’ascolto e sul protagonismo dei cittadini – ha detto. Per far questo è necessaria la collaborazione di tutti, anche tra le diverse istituzioni, a tutti i livelli». Il dirigente Carrozzo – a lei l’Amministrazione ha da poco affidato la gestione dell’Area turistica, agroalimentare e storico-culturale – ha posto l’accento sull’importanza della progettualità di un ente. «A differenza di un piano, che non fa altro che prendere visione dell’esistente – ha sostenuto – il progetto tiene conto dei fenomeni che cambiano ed è un atto creativo che può dare espressione a un desiderio. Serve una città che non disperda le proprie risorse e punti sul teatro – la cui gestione deve rimanere ai cegliesi – come luogo di cultura»: questa l’idea del maestro Gianfreda. A trarre le conclusioni è stato il consigliere Mita: «Per dare corpo alle proposte, che sono tante – ha detto – occorre mettersi in discussione e cambiare la mentalità del cegliese medio, che si basa sulla filosofia del «tirare a campare». Più orgoglio e partecipazione, meno senso di vittimismo insomma. Per arrivare a «una città solidale, aperta alle diversità, che viva la modernità senza rinnegare le radici, che salvaguardi il diritto alla salute di ogni cittadino». Pierpaolo Faggiano

24/02/2006

(tratto da “La gazzetta del Mezzogiorno”)

ritengo molto importante l’articolo in oggetto , lo pubblico per far notare la differenza tra una giunta fallimentare di centro destra (quella di Mario Annese ) e quellq di centro sinistra la quale cerca con grande oculatezza di coinvolgere tutta la cittadinanza.

postato da: johnnysi alle ore febbraio 24, 2006 23:36 | Permalink | commenti (3)
categoria:

domenica, 15 gennaio 2006

Molti si chiederanno che cosa è Ceglie e poi perchè con passione…, per questi il nome non dirà niente come capita quando qualcuno mi chiede di più sulle mie origini e dove si trova Ceglie, è a queste domande che si sveglia la mia passione con l’orgoglio dell’essere di Ceglie Messapica, un paese abbarbicato sopra una collina dove ancora oggi anche se penalizzato dalle auto nel periodo estivo si respira un’aria pulita, forse perchè percorso da delle correnti del vicino mare ma abbastanza distante per non sentirne gli odori, Ceglie è un paese prevalentemente agricolo con qualche piccola industria di carattere tessile ma la caratteristica più ricercata è la gastronomia, effettivamente con l’ausilio di parecchi ristoranti o trattorie si può gustare una cucina tradizionale ricercata da parecchi turisti gastronomici in cerca di sapori ormai persi nei meandri della cucina moderna e della frenesia dei fastfood, quì in Ceglie chi non ha fretta a tavola può gustare uno dei piaceri fondamentali della vita “il mangiare genuino e naturale”, potrei citare tanti posti dove andare ma citarne uno farebbe torto agli altri, perchè tutti i ristoratori dela zona si fanno apprezzare per qualche specialità del luogo.

Oltre al lato gastronomico vi è il lato paesagistico con una campagna costellata di alberi di ulivo secolari che visto da un punto elevato danno l’impressione di una vallata che somiglia ad un bosco di ulivi con dei punti bianchi rappresentati da dei trulli dipinti a calce viva, premetto che una volta visto un paesaggio del genere difficilmente se nè possa dimenticarne l’aspetto.

Perchè questo blog…? visto che c’è nè già tanti ed uno fra i tanti è quello ben avviato da smemorato?

non certo per mè direttamente visto che vivo a oltre mille e più chilometri, non certo per fare propaganda visto di interessi al paese non nè ho e tantomeno per chi vive lì, d’altronde se non sè nè occupano loro che sono i direti interessati….

beh lasciatemelo dire… e solo per nostalgia, ed è proprio la nostalgia della passata gioventù trascorsa in quel di Ceglie che ogni anno come gli uccelli migratori torno nel luogo di nascita, come mè sicuramente lo sono un pò tutti e per ognuno ci sarà un Ceglie o come altro si voglia chiamare il proprio paese di origine, l’attacamento alle proprie tradizioni è come l’imprintig per gli animali, penso che non ci sia posto migliore di quello in cui si è nati e cresciuti per la maggior parte della gioventù, molti fortunati che non si sono mai allontanati tranne che per brevi periodi dal loro paese non si rendono conto di cosa sia la lontananza dai propri cari, dai luoghi noti e dalle amicizie e non capiscono la necessità di chi come mè si fà carico di un lungo viaggio con ore ed ore di percorrenza per giungervi stanchi ed esausti, purtroppo questo è il destino di chi ha preferito fare l’emigrante piuttosto che fare una vita di stenti ove non venivano offerte grandi opportunità di lavoro, tutt’oggi non è che nè offra poi tante….

questo blog è indirizzato a tutti Cegliesi e non che provano le stesse sensazioni e la lontananza dalle proprie origini.

Ho scelto di mettere la foto di una mia cara amica che non c’è più che mi ha regalato tredici anni di amore senza mai chiedere niente in cambio che una mia carezza, si chiamava Lady e la porterò sempre nel mio cuore… solo chi ha degli amici come lei potrà comprendermi…

Mando un saluto a tutti coloro che vorranno intervenire o che leggeranno il mio blog con l’augurio di un buon anno anche se in ritardo….

postato da: johnnysi alle ore gennaio 15, 2006 19:21 | Permalink | commenti (2)

Lascia un commento